La domanda che si pongono spesso i consumatori è se le cartucce compatibili per la stampanti HP sono realmente valide.
È una notizia di ormai quasi un anno fa quella che riporta una maxi multa inflitta al colosso HP Inc. e Italia s.r.l., colpevole secondo l’Antitrust e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di aver ingannato i proprio consumatori con delle notizie ingannevoli circa la compatibilità di alcune cartucce con le proprie stampanti.
Nel corso degli ultimi anni, infatti, il colosso statunitense ha lanciato sul mercato una serie di modelli sempre più moderni e innovativi, facendo credere ai consumatori di poter montare esclusivamente componenti originali e non ricondizionate o usate, pena la rottura della macchina e il suo malfunzionamento.
Quello delle cartucce HP realizzate da parti terze e idonee a diverse tipologie di stampante è un mercato in forte espansione che tende a minacciare le case produttrici, poiché invoglia i clienti con prezzi decisamente concorrenziali e una buona resa nel tempo, spesso senza far rimpiangere i competitor più accreditati.
Proprio per arginare questo dilagante fenomeno, HP avrebbe messo in giro della pubblicità ingannevole, incentivando i propri clienti ad acquistare esclusivamente cartucce della casa produttrice senza però fornire le corrette informazioni.
Vediamo, però, nel dettaglio cosa è successo.
Come funziona il Dynamic Security
Molte delle stampanti più moderne realizzate dalla HP presentano un sistema di Dynamic Security, che utilizza un chip di riconoscimento della cartuccia che viene migliorato periodicamente grazie ad aggiornamenti lanciati all’interno del sistema.
Alcuni consumatori si sono pertanto accorti che alcune cartucce non originali ma compatibili, che prima funzionavano perfettamente all’interno della propria stampante, a seguito di questa operazione hanno smesso di agire nel modo corretto, facendo perdere tempo e denaro al cliente.
Tale mossa da parte della casa produttrice è stata concepita come scorretta, poiché è stato di fatto eliminato improvvisamente un servizio che in precedenza era possibile utilizzare senza alcun problema, risparmiando sul prezzo delle cartucce con risultati ugualmente soddisfacenti.
L’aspetto davvero ingannevole della questione, sottolineato dall’Antitrust e motivo scatenante di una multa così salata, è stato che tale aggiornamento partiva all’interno del firmware in modo automatico, senza che i consumatori ne fossero a conoscenza e potessero in qualche modo bloccarlo.
Per evitare che ciò accada, è necessario variare la modalità sul manuale, ma non tutti sono a conoscenza di nozioni così avanzate e pertanto hanno subito il danno senza prima avere la possibilità di scegliere quale fosse la soluzione migliore in relazione alla loro condizione specifica.
La mancata informazione dei consumatori
Ancora, la casa produttrice statunitense è stata accusata inoltre di monitorare i dati relativi alle cartucce attraverso il firmware, senza che i consumatori ne fossero informati in alcun modo.
Questo avveniva sia per i livelli di quelle originali, che di quelle compatibili, violando di fatto la privacy dei propri clienti.
Lo scopo era quello di elaborare delle strategie commerciali ad hoc, sfruttando però informazioni pervenute in maniera poco legale e soprattutto non del tutto corretta.
Veniva pertanto eseguita pubblicità mirata a seconda delle esigenze del singolo individuo, scavalcando la concorrenza grazie a notizie che non avrebbero dovuto essere in possesso del colosso americano.
L’accusa è di aver carpito delle informazioni utili al marketing in modo poco trasparente e soprattutto di aver negato l’assistenza dovuta a tutti coloro che hanno deciso di montare delle cartucce compatibili di società terze, come era nel loro pieno diritto.
Sono stati, poi, forniti ben 120 giorni al colosso HP per aggiornare le istruzioni presenti sulla scatola della stampante, così da comunicare in modo chiaro quali cartucce è possibile montare ed evitare della pubblicità ingannevole che possa fuorviare il consumatore e fargli perdere tempo e denaro.
Possono certamente essere applicate delle restrizioni, ma queste devono essere specificate in modo chiaro così che il cliente possa compiere una scelta consapevole di tutti gli elementi in sede di acquisto e non venga ingannato da una pubblicità poco chiara e dettagliata.
Come si è conclusa la vicenda
La vicenda si è conclusa con la conferma della multa e con l’ammonizione alla società HP di non ripetere mai più una simile circostanza. La società, infatti, è stata “costretta” a riportare la vicenda attraverso un avviso sul proprio sito internet e a specificare su scatole e manuali d’istruzioni delle proprie stampanti se queste abbiano o meno integrato il sistema per il blocco dei consumabili compatibili.
È chiaro, quindi, che le cartucce compatibili non danneggiano affatto le stampanti (tranne nei casi di prodotti scarsi e non affidabili) e non ne limitano la garanzia.
Se, dopo aver installato le cartucce, la stampante non dà segni di vita, la “colpa” è imputabile quasi sempre alla stampante stessa.
Non temere allora di usare le cartucce compatibili, assicurati solo che la tua stampante HP non abbia il Dynamic Security attivo.
2 Commenti. Nuovo commento
La Brother, un mese fa, attraverso un aggiornamento migliorativo del programma, senza informarmene prima, mi ha inserito il blocco per l’uso delle cartucce compatibili.
Posso pretendere che mi sia tolto l’impedimento? La multifunzione l’ho acquistata alcuni anni fa. Ho sempre saputo che usare le compatibili non era illegale invece trovo illegale far pagare ad ogni cambio di cartucce originali l’equivalente del costo di acquisto della stampante.
Ciao Lucia, puoi procedere disinstallando l’ultimo aggiornamento In ogni caso, suggeriamo di contattare la nostra assistenza clienti e chiedere consigli su come procedere senza problemi.
Lo staff di Offertecartucce.com