Fra le tecnologie più innovative nel mondo della stampa si può annoverare la stampa a freddo.
La stampa a freddo ha numerosi vantaggi rispetto a quella tradizionale, soprattutto dal punto di vista del risparmio energetico.
Possiamo, quindi, definirlo un metodo di stampa eco-friendly a tutti gli effetti, e come sappiamo, oggi questo criterio è fondamentale nella valutazione complessiva delle tecnologie.
Vediamo come funziona e quali sono i vantaggi della stampa a freddo.
Come funziona la stampa a freddo
Apparentemente, le stampanti che utilizzano questa rivoluzionaria tecnologia sono identiche alle altre, sia delle stampanti che funzionano con cartucce, che per quelle con toner.
Infatti, è ciò che si trova all’interno ad essere profondamente diverso; la stampa a freddo consente di fare a meno dei processi di riscaldamento per espellere l’inchiostro. Ciò significa che l’elemento piezoelettrico interno viene stimolato da un leggero impulso elettrico anziché dal calore, e tramite questa piccola sollecitazione cambia la sua forma, emettendo l’inchiostro dalla testina.
La tecnologia laser utilizza una notevole quantità di calore per scaldare il toner e fissarlo sulla carta, e questo vale, seppur in misura leggermente inferiore, anche per le classiche stampanti a getto di inchiostro. La stampa a freddo, invece, non utilizza nessun tipo di calore per trasferire l’inchiostro o il toner sulla carta.
Quali sono i vantaggi della stampa a freddo
Fare a meno del processo di riscaldamento interno comporta numerosi vantaggi. Fra questi, uno dei primi di cui si può beneficiare nell’immediato è il miglioramento dei processi di stampa, che saranno molto più rapidi. Non essendo necessario alcun riscaldamento in fase di accensione, la stampa iniziale impiegherà un tempo inferiore ad uscire.
Inoltre, considerando che viene a mancare il processo di raffreddamento fra una stampa e l’altra, esse saranno molto più veloci e faranno risparmiare del tempo (il processo di stampa a freddo è fino al 50% più rapido rispetto a quello delle stampanti laser classiche).
L’altro vantaggio riguarda l’abbattimento dei costi; non dovendo riscaldare le componenti interne, i costi in bolletta saranno molto inferiori.
Un’altra caratteristica interessante della stampa a freddo è il fatto che un dispositivo del genere necessita di meno componenti interne, e anche quelle presenti, non vanno mai cambiate o sostituite.
Le stampanti laser, e anche quelle a getto d’inchiostro, dopo un periodo di tempo hanno bisogno di testine di stampa nuove, perché è proprio il calore a usurare le testine di stampa e quindi a renderle inutilizzabili.
Questo nella stampa a freddo non avviene. Minori componenti interne e meno pezzi di ricambio si traducono in una cospicua riduzione dell’impatto ambientale, che quindi non riguarda soltanto l’abbattimento dei costi, ma anche lo smaltimento dei pezzi.
Essendo più semplici da gestire, le stampanti a freddo hanno anche bisogno di meno manutenzione.
Quali sono le migliori stampanti a freddo?
Il marchio che punta maggiormente sulla stampa a freddo, al momento, è Epson. Il colosso cinese, con i suoi nuovi modelli EcoTank e WorkForce Pro lanciati recentemente, punta ad abbandonare definitivamente la tecnologia laser entro il 2026, perché troppo dispendiosa e poco ecologica, e a sostituirla con quella a getto d’inchiostro fredda.
Le nuove stampanti a freddo sono state concepite seguendo tre concetti chiave: produttività, efficienza, sostenibilità.
Esse rappresentano il futuro della stampa in ufficio, ma sono decisamente utili anche in ambito domestico. Una società sempre più attenta all’impatto ambientale, non può esimersi dall’uso di questi dispositivi di stampa rivoluzionari, che sappiano unire brillantemente risparmio e praticità.