Al giorno d’oggi tutti noi dovremo fare i conti con quelli che sono i problemi derivanti dal cambiamento climatico e dall’inquinamento.
Infatti, già da ormai diversi anni, il nostro pianeta sta subendo degli evidenti e significativi cambiamenti che, se non rallentati o eliminati, potrebbero portare ad una serie di gravi ripercussioni sulla vita di tutti noi, ripercussioni che si protrarranno per anni e anni.
Fortunatamente negli ultimi anni la sensibilizzazione da parte della popolazione e dei singoli individui verso il rispetto ambientale sta crescendo sempre più, incidendo in modo evidente e positivo sulla lotta contro l’inquinamento.
Con questo, infatti, si è capito che anche un piccolo gesto può fare la differenza, e non tutto è nelle mani delle grandi corporation.
Le stampanti, così essenziali quanto inquinanti
Ormai viviamo nel mondo 3.0, nel quale tutto è basato sulla tecnologia e sulla digitalizzazione di informazioni di qualsiasi genere, e questo ha permesso di ridurre drasticamente quello che è l’utilizzo di carta e, quindi, aiutare in modo significativo l’ambiente.
Nonostante ciò, però, la carta stampata non perde la sua forza comunicativa, rappresentando ancora un tassello fondamentale ed irrinunciabile per moltissime realtà.
Infatti, se è vero che tutti i dispositivi tecnologici che quotidianamente utilizziamo, come ad esempio tablet, pc e smartphone, hanno permesso di diminuire in modo marcato l’uso dei documenti cartacei, la carta rappresenta un tramite centrale, ancora utilizzato da moltissime attività che fondano il loro processo lavorativo proprio su questo metodo di comunicazione.
L’utilizzo di carta da parte di uffici, scuole e attività di vario genere comporta necessariamente l’uso delle stampanti, dispositivi irrinunciabili all’interno di ambienti del genere.
In particolar modo, le più utilizzate sono senza dubbio le stampanti laser, caratterizzate da affidabilità, qualità ed economicità, ma che a loro contro hanno il fatto che non sono le migliori amiche dell’ambiente, anzi.
Infatti le stampanti per funzionare hanno bisogno di cartucce e toner per stampanti che, una volta terminati, diventano dei rifiuti inquinanti e difficilmente smaltibili.
Questa tipologia di rifiuti, non a caso, rientra appieno nella categoria dei rifiuti speciali e pericolosi, che rappresentano una vera e propria gatta da pelare per tutti i possessori di dispositivi del genere, che devono preoccuparsi di come smaltire correttamente cartucce e toner.
Il futuro è nelle mani dei singoli
Se è vero che le grandi multinazionali sono quelle che incidono maggiorente sull’inquinamento del pianeta e, quindi, sono anche quelle che possono fare di più per aiutare l’ambiente, è altrettanto vero che anche il corretto comportamento di ogni singolo individui può fare la differenza.
I grandi colossi del settore stanno sviluppando soluzioni sempre più all’avanguardia ed eco-sostenibili che possano aiutare l’ambiente, come ad esempio la realizzazione di toner e cartucce per stampanti a base di soia, quindi di origine totalmente naturale e non nociva per il pianeta.
Nel nostro piccolo, invece, ognuno di noi può adottare delle scelte rispettose verso l’ambiente, anche nell’uso delle stampanti.
Cartucce e toner riciclati: un piccolo grande aiuto
Per tutti gli utilizzatori delle stampanti che, come abbiamo detto non sono proprio le migliori amiche dell’ambiente, smettere di utilizzare cartucce e toner è fuori discussione e quasi impossibile. Infatti, si dovrebbe rinunciare ad un intero modo di comunicare e lavorare che non può essere sostituito, quindi si tratta di un opzione inverosimile.
Nonostante questo, però, esiste un modo di stampare documenti adottando delle soluzioni eco-friendly, ovvero l’utilizzo di toner rigenerati.
Quella dei toner riciclati rappresenta un’ottima soluzione per impattare in modo drasticamente minore sull’ambiente quando si stampa. Infatti, i toner rigenerati provengono da vecchi toner che, una volta esauriti vengono portati in stabilimenti appositi, nei quali sono controllati, ritestati e riempiti con polvere d’inchiostro, così da poter essere rimessi sul mercato.
Questo procedimento permette, in primis, di risparmiare sul costo relativo all’acquisto di nuovi toner, e secondariamente di diminuire sostanzialmente la quantità di rifiuti tossici, in quanto ogni parte dei toner riciclati viene riutilizzata.
Inoltre, la quantità di polvere d’inchiostro inserita all’interno dei toner riciclati è nettamente maggiore rispetto alla quantità da nuovi, con un conseguente aumento delle copie da poter stampare.
Altro fattore molto importante da considerare è che questo procedimento permette di creare cartucce e toner con caratteristiche identiche a quelle dei prodotti nuovi, con la sola differenza che il loro riciclaggio produce meno emissioni, è meno inquinante, è in grado di garantire una minor quantità di rifiuti tossici, e le materie prime come plastica e metallo vengono completamente riutilizzate.
Un’altra soluzione, poi, potrebbe essere quella di procedere in autonomia, riempiendo i consumabili da stampa esauriti attraverso un kit di ricarica apposito.