La tecnologia, al giorno d’oggi, è entrata a far parte in modo quasi totale della nostra vita e della nostra quotidianità, con l’unico fine di facilitarci ed agevolarci un diverso numero di operazione che altrimenti sarebbero state lunghe e più macchinose.
Infatti, tra la casa, l’ufficio e l’auto, siamo circondati da dispositivi elettronici, alcuni più utili e altri meno. Sicuramente uno degli apparecchi che più ha stravolto il modo di lavorare e di vivere dei vari utenti, sia all’interno degli uffici ma, soprattutto dentro le case private, sono le stampanti.
Le stampanti, infatti, sono dispositivi elettronici che hanno semplificato e velocizzato moltissime operazioni che prima della loro diffusione di massa potevano essere svolte solo nei centri stampa.
Oramai le stampanti sono presenti nelle case di tutti, merito il prezzo molto più abbordabile rispetto al passato e all’alta efficienza che riescono ad offrire.
Il punto debole delle stampanti: le cartucce
Avere una stampante in casa senza dubbio offre una comodità senza paragoni, avere la possibilità di stampare qualsiasi cosa si desideri semplicemente con un click, senza essere costretti a recarsi in un centro stampe ogniqualvolta si debba stampare qualcosa.
Nonostante si tratti di un dispositivo contraddistinto da numerosi vantaggi, la stampante ha anche un grandissimo difetto, il costo delle cartucce di ricarica.
Infatti le stampanti sono in grado di stampare grazie a delle cartucce d’inchiostro o dei toner presenti al loro interno, le quali permettono di incidere lettere ed immagini sulla carta.
Il problema arriva nel momento in cui queste cartucce finiscono e bisogna sostituirle ricomprandone delle nuove. Il costo delle cartucce è stata sempre una delle paure più grandi di tutti coloro che hanno o intendono acquistare una stampante per la loro casa, in quanto hanno dei prezzi di mercato piuttosto alti, oltre che a non garantire un gran numero di stampe.
C’è, però, una soluzione molto interessante che permette di ovviare al problema di costo delle cartucce nuove, ovvero quella di ricaricare e rigenerare le cartucce esauste.
Infatti è possibile ricaricare o rigenerare cartucce ormai esauste con delle ricariche d’inchiostro, così da risparmiare sull’acquisto.
Questa procedura può essere effettuata rigenerando le cartucce esaurite, meglio se si tratta di quelle originali, o utilizzando delle cartucce ricaricabili, ovvero appositamente fabbricate per essere riempite e riutilizzate più volte.
Detto questo, di seguito andremo a vedere nel dettaglio come ricaricare le cartucce della propria stampante, in modo da non causare danni al dispositivo ed ottenere il massimo della qualità della stampa.
Ricarica cartucce stampante: gli strumenti necessari
Prima di procedere alla ricarica delle cartucce, ci si dovrà munire degli strumenti adatti per eseguire l’operazione in modo comodo, veloce e senza rischiare di causare danni né alla stampante né alle cartucce.
Nella maggior parte delle volte, quando si acquistano le cartucce ricaricabili, o le ricariche di inchiostro, nella confezione già sono presenti guanti e siringhe apposite per permettere di effettuare il tutto in modo immediato, in completa autonomia e avendo a disposizione tutto il necessario.
Se così non dovesse essere, basterà acquistare dei semplici guanti in lattice, in modo da non macchiare le mani con l’inchiostro indelebile, e una siringa per iniettare l’inchiostro nelle cartucce.
Ricarica cartucce stampante: la procedura da seguire
Una volta che si hanno a disposizione gli strumenti giusti, è arrivato il momento di procedere con l’operazione.
Prima di cominciare è bene chiarire che non tutte le cartucce si prestano ad essere ricaricate, bensì quelle migliore sulle quali eseguire le ricariche sono le cartucce HP e e le cartucce Canon.
La prima cosa da fare è quella di rimuovere l’adesivo presente nella parte superiore della cartuccia, sotto il quale troveremo tre fori per le cartucce a colori e uno per quelle in bianco e nero,
buchi nei quali successivamente dovremo iniettare l’inchiostro.
Nel caso in cui i fori non ci siano, sarà possibile farli usando un piccolo cacciavite.
A questo punto non dovremo fare altro che prelevare con la siringa l’inchiostro dalla ricarica, per poi iniettarlo lentamente all’interno della cartuccia attraverso i buchi, stando attenti a inserire il colore giusto nel foro apposito, questo ovviamente solo nel caso delle cartucce a colori.
È molto importante ricordarsi di stare attenti a non riempire in modo eccessivo il serbatoio e, soprattutto, ad usare siringhe diverse per iniettare colori diversi.
Cartucce ricaricabili: come funzionano
All’inizio di questo articolo abbiamo fatto una distinzione tra due diversi tipi di cartucce, quelle rigenerate, che abbiamo visto nel paragrafo precedente, e quelle ricaricabili.
Queste ultime sono sicuramente quelle più adatte per essere ricaricate, in quanto sono progettate e costruite appositamente per essere riutilizzate.
Con le cartucce ricaricabili la procedura è sicuramente più veloce e semplice, infatti non basterà fare altro che immettere l’inchiostro direttamente dentro agli appositi serbatoi, nient’altro.
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Ok grazie ci provo subito