Consigli per stampe di alta qualità: la calibrazione colori
Per migliorare il livello delle stampe realizzate con il proprio dispositivo domestico, si rivela spesso molto utile la conoscenza delle opzioni avanzate e dell’intero ventaglio di funzioni posseduto da ogni stampante. Spesso, infatti, si dedica poco tempo alla manutenzione, all’ottimizzazione e all’aggiornamento di un dispositivo, magari preferendo comprarne uno nuovo.
Settando correttamente tutte le impostazioni, invece, si potrà incrementare la qualità dei propri documenti o di disegni e fotografie senza alcun costo, limitandosi soltanto a regolare nel modo corretto i colori, o ad effettuare altre semplici quanto indispensabili procedure.
Per questo motivo, in questo articolo vi guideremo alla scoperta dell’opzione calibrazione dei colori, presente in qualunque stampante laser o a cartucce di discreto livello.
Funzioni extra per stampe di alta qualità
La calibrazione dei colori della stampante viene effettuata, la prima volta, nel momento del collaudo del dispositivo, quando vengono predisposte diverse stampe di prova, sfruttando i modelli predefiniti dal sistema.
Dopo qualche tempo, però, può essere molto utile ripetere l’operazione: può accadere, infatti, che il settaggio iniziale si resetti automaticamente, che le impostazioni inserite vengano modificate inavvertitamente dagli utilizzatori della stampante, o che semplicemente si desideri impostare in maniera diversa i colori rispetto a quanto inizialmente previsto.
Ecco allora che, magari una volta al mese, converrà aprire le impostazioni di Windows, dal desktop o dal Pannello di controllo, e selezionare lo strumento di gestione della propria stampante dal menù Dispositivi e stampanti. Qui si dovranno cercare le impostazioni avanzate, per poi cliccare sull’icona gestione colori, talvolta contraddistinta da una piccola tavolozza.
A questo punto si potrà settare con accuratezza la gestione dei colori della stampante, che dovranno risultare identici a quelli impostati per il monitor. Al termine della procedura di verifica, i colori sulle stampe dovranno coincidere esattamente con quelli che vengono visualizzati sul proprio monitor, e non si avrà più la sensazione di ottenere ogni volta stampe sbiadite o esiti diversi rispetto al formato originale del documento che interessa.
Questa opzione, come è facile intuire, si rivela tanto più utile quando si è soliti stampare fotografie o immagini che richiedono una resa perfetta del colore.
Per i dispositivi privi del sistema operativo Windows, invece, si dovrà procedere diversamente: con Mac, in particolare, l’app da aprire per settare resa e calibrazione dei colori è Utility Color Sync, da ricercare direttamente tramite l’apposita barra oppure da rintracciare all’interno della cartella Utility, che nei sistemi Apple corrisponde di fatto alla casella delle impostazioni Windows.
Calibrazione dei colori: alternative utili
Oltre che sfruttando il sistema predefinito su Windows, per eseguire la calibrazione dei colori ci si può servire anche di una serie di applicazioni pensate allo scopo, da installare appositamente sul pc, o di programmi che prevedano tra le loro impostazioni il settaggio della stampante. Di quest’ultima categoria fa parte, ad esempio, Photoshop.
Una valida alternativa è poi rappresentata dal programma GIMP, grazie al quale è possibile sia modificare le immagini sul piano della luminosità e della resa grafica, sia ritoccare direttamente le impostazioni del dispositivo di stampa collegato al pc.
Effettuare la calibrazione dei colori, dunque, è una vera e propria operazione di routine, senz’altro utile per allungare la vita di una stampante e preservare la qualità dei propri elaborati.
L’operazione, la cui ripetizione è come abbiamo visto consigliabile eseguire con una certa frequenza, si rivelerà particolarmente necessaria soprattutto a seguito del cambio della risma di carta inserita nel vassoio di stampa o del cambio delle testine della stampante, in maniera da rendere uniforme e precisa la distribuzione del colore su ciascun foglio di stampa.
Anche a seguito di alcune normali operazione di manutenzione della stampante, come la pulizia delle testine o il controllo degli ugelli, controllare la calibrazione dei colori confrontandola a quella del monitor può rivelarsi senza dubbio una buona prassi per mantenere alta la qualità delle proprie stampe.
Qualora questa operazione non dovesse dare i risultati sperati, infine, sarà utile controllare il livello delle cartucce: probabilmente la poca rispondenza, in fatto di resa dei colori, tra ciò che si stampa e ciò che si visualizza sul monitor sarà legata all’esaurimento dell’inchiostro o a un disseccamento delle cartucce. Un refill o un cambio, in questi casi, dovrebbero risolvere velocemente il problema.